Festeggiare il Natale in Polonia è qualcosa di magico. Condividerò semplicemente alcune pennellate di questo momento speciale.
L’atmosfera natalizia in Polonia comincia a farsi sentire già in Avvento con le messe chiamate “roraty” che vengono celebrate prima dell’alba. Il loro nome deriva da un canto liturgico in latino che inizia con le parole «Rorate caeli de super», che significa «Stillate cieli dall’alto». Le persone che partecipano al “roraty”, specialmente i bambini, portano alla Messa le loro lanterne e illuminano la Chiesa che è al buio.
La vigilia di Natale è il momento culminante della festa in Polonia. La cena di Natale inizia quando appare in cielo la prima stella, che ricorda la Stella di Betlemme che conduceva fino alla grotta di Gesù Bambino. Inizia con la preghiera e la lettura del Vangelo di Luca sulla nascita di Gesù e, in seguito, tutti si scambiano la “oplatek” (un pane bianco, di consistenza fina, preparato come un’ostia), facendosi gli auguri di Natale che è simbolo di riconciliazione e di perdono. In Polonia è molto comune, in quasi tutte le case, lasciare un posto libero a tavola, cioè una sedia vuota, ma con il piatto e le posate ed è consuetudine farlo per ricevere una persona inaspettata. Inoltre, sotto la tovaglia viene lasciato un po’ di fieno e questo è per ricordare che Gesù è nato in una mangiatoia.
Il menù della cena di Natale è composto da dodici portate, tra cui zuppa di barbabietole con “uszka” (gnocchi ripieni di funghi) e la carpa. Dopo cena, si cantano canti natalizi (in Polonia ce ne sono più di cinquanta) e si aprono i regali. A mezzanotte le famiglie si recano in chiesa per partecipare ad una solenne Eucaristia chiamata “Pasterka” e per adorare Gesù Bambino.
Sr. GOSIA SKIBA, TC
Condivisione della “oplatek”
Anche in Germania il periodo dell’Avvento è ricco di tradizioni e simboli. Le città e le strade, come le tante finestre delle case, si illuminano con gli addobbi natalizi. Nei centri storici delle città ci sono i mercatini di Natale.
La sera, le famiglie accendono la corona d’Avvento, attorno alla quale si canta, si legge, si gioca, si dipinge, si prega… Anche il Calendario dell’Avvento è un buon aiuto, soprattutto per i bambini, per aspettare e preparare il cuore per il Natale. Il Calendario dell’Avvento, è un quadro con 24 finestre; ogni giorno se ne apre una e dietro si trova o un dolce, una storia o un proposito da mettere in pratica… Da 15 anni a questa parte, in molte parrocchie cristiane si realizza un «Calendario dell’Avvento vivente»; 24 famiglie, istituzioni o organizzazioni adornano una finestra della propria casa e la sera i vicini, i parrocchiani o altre persone si radunano davanti a questa casa con la finestra illuminata, e si legge una storia, si canta una canzone d’Avvento e alla fine si beve un vino o una bevanda calda e si mangiano dolci, biscotti oi «Christstollen», il tipico dolce natalizio fatto in casa.
Anche per i tedeschi, la vigilia di Natale è il momento più importante del Natale, perché ci si incontra e ci si riunisce, ed è quando la famiglia si ritrova, festeggia con una cena speciale, si scambia i regali sotto l’albero di Natale e canta canti natalizi… Purtroppo oggi, non tutti rispettano questa tradizione, ma ogni famiglia ha la sua «tradizione». Nonostante ciò, c’è però qualcosa che unisce tutti: un canto natalizio tedesco che non può mancare nel repertorio di tutte le famiglie ed è un canto che solleva il cuore ed esprime in modo molto profondo il segreto della Notte di Natale: Stille Nacht, Heilige Nacht… (Astro del cielo).
Sr. URSULA LEUFFEN, TC
Foto di un calendario d’ Avvento vivente