I martiri, massima testimonianza di fede…

Rocío Romero scrive che le testimonianze dei martiri degli anni ’30 non parlano di paura o di odio ma di perdono; questa insegnante di liceo ha appena lanciato «Il cielo fu la sua risposta», uno spazio digitale dove recupera la memoria dei martiri della guerra civile spagnola, un sito, dove Rocío Romero Aguilera, insegnante di liceo della comunità di Madrid, recupera le testimonianze di molti martiri della guerra civile che furono assassinati e morirono perdonando; un commovente omaggio nel quale emerge uno spirito riconoscente.

Nella sua testimonianza personale scrive sul sito: «Da quando ho iniziato a scrivere sui martiri spagnoli degli anni ’30, molti mi chiedono perché lo faccio… È molto semplice: per Amore. Non c’è niente di più bello di raccontare una storia d´amore, ed io, ogni volta che percorro le strade che i martiri hanno tracciato con il loro sangue, riesco a trovarla.

…E il cielo fu la sua risposta.

I martiri degli anni ’30 in Spagna morirono a causa dell’odio verso la religione di coloro che li condannarono; non ci fu nessun altro motivo. Ossia, morirono per Amore, per la salvezza di tutti. Se Cristo ha dato la vita per salvare l’umanità intera, i martiri, saldi nella loro fede, rinnovarono quel sacrificio con il loro sangue, fortificati dalla presenza di Maria, nostra Madre.

È difficile trovare qualcosa di prezioso e non condividerlo. Noi che siamo cattolici abbiamo  veramente tanti grandi tesori a causa della fede e a volte non lo sappiamo. La storia, gli eventi, gli scontri e tutto ciò che è considerato «pericoloso» viene spesso messo a tacere… in un certo senso, ha ragione chi afferma ció, perché l’Amore (quello con la A maiuscola) portato alle sue estreme conseguenze tutto sopporta,  in lui, Dio può tutto.

Non lasciare che nemmeno una vita si perda…

ROCIO ROMERO.

FONTE: Blogger: el cielofuesurespuesta.com

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