Tutte le 50 giurisdizioni degli Stati Uniti potranno o meno limitare l’aborto. La Corte Suprema degli Stati Uniti, il più alto organo del Paese, ha deciso di revocare il diritto costituzionale all’aborto, lasciando agli Stati membri la decisione dell’interruzione della gravidanza. La votazione si è svolta venerdì 24 giugno con una sentenza di maggioranza di 6 a 3.
Di fronte a un evento del genere, che segna la storia del Paese nordamericano, il Vaticano, attraverso la Pontificia Accademia per la Vita, ha indicato che tale decisione assicurerà un’adeguata educazione sessuale e garantirà un’assistenza sanitaria accessibile a tutti. Il Presidente della Pontificia Accademia, monsignor Vincenzo Paglia, ha anche affermato, che la decisione della Corte servirà come riflessione per molte altre nazioni.
“Di fronte alla società occidentale che sta perdendo la passione per la vita, questo atto è un forte invito a riflettere insieme sul grave e urgente problema della generatività umana e sulle condizioni che la rendono possibile; scegliendo la vita, è in gioco la nostra responsabilità per il futuro dell’umanità”, ha dichiarato l’arcivescovo.
A seguito delle sue dichiarazioni, monsignor Vincenzo Paglia ha esortato anche a riaprire un dibattito non ideologico sull’importanza della protezione della vita in una società civile, inoltre ha invitato, le nazioni a fornire una solida assistenza alle madri, alle coppie e ai bambini che stanno per nascere.
“Il fatto che un grande Paese come gli USA, con una lunga tradizione democratica abbia cambiato posizione su questo tema, rappresenta una sfida per il mondo intero. Non è giusto che la questione venga accantonata senza un’adeguata considerazione globale. La tutela e la difesa della vita umana non è una questione che può essere confinata soltanto all’esercizio dei diritti individuali, ma è una questione di ampio significato sociale”, ha sottolineato.
Oltre al Vaticano, è intervenuta anche la campagna americana Pro-vita, dichiarando che, la sentenza della Corte Suprema rappresenta «una giornata importante per i diritti umani».
Diverse giurisdizioni negli Stati Uniti hanno già annunciato che vieteranno l’aborto nel loro territorio, tra cui: Alabama, Arkansas, Ohio, Oklahoma, Texas, Wisconsin, North Dakota, South Dakota, Idaho, Kentucky, Louisiana, Michigan, Mississippi, Missouri, Tennessee, Utah e Wyoming.
Fonte: rivista settimanale