In questo Paese, la campagna in corso ha mirato nello specifico la Chiesa cattolica per mettere a tacere le opinioni dissenzienti. Di recente, in meno di quattro anni, sono stati commessi 190 attacchi e profanazioni, compreso anche un incendio alla cattedrale di Managua, della Chiesa cattolica di Nicaragua.
Lo scorso luglio, le Missionarie della Carità sono state espulse dalla nazione. Il regime ha affermato che le Missionarie non avevano «un permesso operativo dal Ministero dell’Istruzione per fornire istruzione di recupero agli studenti», così come «l’accreditamento dal Ministero della Famiglia per funzionare come centro di sviluppo infantile, casa per ragazze e casa di riposo”.
Il governo Ortega ha accusato il vescovo Rolando Álvarez di utilizzare i social network e altri media per «incitare alla violenza e destabilizzare il Paese». Il governo nicaraguense ha anche annunciato che sta indagando su un vescovo cattolico per «crimini contro la spiritualità».
Ma chi è il vescovo Álvarez? Álvarez ha costantemente espresso le sue critiche esplicite al governo Ortega. È stato uno dei membri del Comitato della Conferenza Episcopale che ha cercato di mediare tra Ortega e l’opposizione nel maggio 2018, ma il dialogo si è rapidamente interrotto, scatenando feroci proteste che sono state violentemente represse. Da allora le tensioni sono aumentate. Nel maggio 2022 iniziò un digiuno a tempo indefinito, in risposta alla persecuzione della Chiesa da parte del governo. Dopo aver espresso la sua opposizione alla decisione di Ortega di chiudere diverse stazioni radio cattoliche, infine, è stato posto a irregolari e severi arresti domiciliari.
“Anche in questa situazione conserviamo la nostra gioia, la nostra forza e la nostra pace interiore. Continuiamo a mostrare al mondo che, grazie allo Spirito Santo, siamo uomini e donne capaci di dialogare”, ha affermato Mons. Álvarez.
Fonte: https://aleteia.org/2022/08/11/nicaraguan-bishop-under-house-arrest